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festa della repubblica frecce tricolori sfw
di Francesco Ciotti* -

Oggi, 2 giugno 2018, festeggiamo i 72 anni della nostra repubblica. Le scenografie e gli sfarzi di un tricolore che domina il cielo per opera dei nostri avieri come ogni anno, questa volta, vede protagonista un'Italia forse mai così divisa. È doveroso ricordare che nella travagliata storia della nostra repubblica questa ricorrenza, oltre a risvegliare un arcaico patriottismo acritico, ha anche dato modo di incalzare una fetta dell'opinione pubblica a chiedere giustizia in merito ai sopprusi che hanno caratterizzato questi ultimi 70 anni: stragi di Stato, delitti di mafia, guerre, folli spese militari ecc..
Oggi festeggiamo mentre si é appena formato un governo definito "di cambiamento". L'insediamento del premier Conte è stato tuttavia caratterizzato da oscure dinamiche istituzionali e pressioni di forze straniere che ha portato a cambiamenti di ora in ora. In pochi giorni abbiamo assistito: al rifiuto della nomina nei riguardi del ministro euroscettico Savona da parte del Presidente della Repubblica Mattarella, al vano tentativo di insediare Cottarelli, più accondiscendente alle posizioni tedesche, ad esempio circa il mantenimento del rapporto deficit/pil al 3% e le conseguenti riforme che avrebbero consentito più sereni auspici alla Germania, (paese massimamente creditore nei nostri confronti).
Conseguentemente poi, quasi come in un thriller hollywoodiano, siamo stati testimoni delle istanze deluse di Di Maio e Salvini mentre folle oceaniche denunciavano il sovvertimento della volontà popolare; una incontrollata crescita dello spread e, infine, quasi senza preavviso, della riconferma del governo precedentemente rifiutato da parte del quirinale. In tutto questo hanno avuto troppo poca risonanza le parole dell'ex consigliere di Trump Steve Bannon che afferma di essere stato il fautore dell'alleanza lega e movimento 5 stelle.
Indizi che lasciano presupporre come l'italia sia forse diventata pedina di uno scacchiere più grande; uno strumento degli Stati Uniti per indebolire la Germania, sempre più orientata economicamente verso cina e russia. Quanto siano vere queste ipotesi ancora non lo sappiamo. Resta evidente però come questa nuova coalizione di forze prima contrapposte, da una parte più progressiste, dall'altra più reazionarie, lasci gli Italiani molto disorientati e divisi. Abbiamo dunque davanti a noi un governo del cambiamento? Pretendiamo che sia un cambiamento dei valori molari e etici che caratterizzano il vivere civile, il sistema economico, la giustizia, la lotta alla criminalità organizzata. Non dobbiamo permettere che questo cambiamento riguardi semplicemente una mera mossa di potenze estere nello scacchiere internazionale.

Foto da dgmag.it

*Francesco Ciotti, 26 anni gruppo Our Voice Marche (Italia)

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