di Elisa Pagano*
Crescere
Nutrire
Donare
Voglio raccontarvi una storia.
La storia di una donna, che proprio donna non era.
E la storia di una madre, che nessuno chiamava mamma.
La storia di un amore universale.
L'uno alimenta, l'altro crea e trasforma. E viceversa. È lo stesso.
Sono nata dall'amore del Padre, dall'idea di bellezza. Innamorata del Sole. Come compagna e unica donna. Uniti dal desiderio, di guardarci da lontano. Senza poterci toccare mai.
Ogni autunno muoio, le mie foglie cadono, i miei animali si nascondono e i fiori smettono di crescere, ma solo per un attimo. È un processo naturale, è normale. Prima di rinascere da me stessa e ricominciare una nuova vita. Ogni morte è una nuova rinascita. Un nuovo cammino. Vita dalla morte e morte della vita.
È il ciclo della natura.
Ho imparato a restituire ciò che mi viene dato.
Se mi date pace vi regalerò sole, brezza e salsedine da assaporare. Vi regalerò i canti degli uccelli e il calore del fuoco, vi regalerò il caos del mio silenzio. Di un animale che corre, un’onda che si infrange, un bimbo che nasce. Un battito di farfalla e il passo di una formica.
Ma se mi date guerra, violenza e sopruso è meglio che sappiate perché sarò implacabile.
Ma potete correre e correre senza giungere in nessun luogo lontano da me.
E prima che la mia rabbia si scateni, prima che la mia terra inizi a tremare, prima che il vento inizi a soffiare, prima che il fuoco inizi ad ardere. Sarete già scomparsi. Distrutti da voi stessi. Da un destino inesorabile a cui state andando incontro.
L'autodistruzione.
Anche se adesso faccio fatica a respirare. Perché nei polmoni c'è una fumo nero denso.
E nel mio cielo non si vedono più le stelle.
Anche se piango nero. Anche se i miei animali muoiono. E le mie foglie non crescono.
Anche se i miei capelli bruciano.
Vivo.
Ancora esisto. Ancora vivo,ancora respiro. State cercando di cancellarmi, di eliminarmi, eclissarmi, abbattermi, sotto distese di lava di cemento. Ma sono ancora qui. Nell'aria che respirate, ci sono io. Il cibo di cui vi nutrite sono io. L'acqua con cui vi dissetate sono io.
E voi figli miei, che tanto mi maltrattate siete parte di me. E se io muoio voi morirete con me.
*Membro Gruppo Our Voice Marche (Italia)