di Our Voice -
Negli anni 1992 e 1994, in ciascuno dei casi, due attacchi con esplosivi in edifici emblematici della comunità ebraica (israeliana) in Argentina scossero la città di Buenos Aires, con un numero considerevole di vittime. Gli attacchi furono commessi a scapito dell'Ambasciata di Israele e del quartier generale della Asociación Mutual Israelita Argentina (AMIA), senza mai essere definiti responsabili.
La versione ufficiale è d'accordo con le voci popolari nel dire che la paternità di queste devastazioni è di elementi iraniani. Tuttavia, parallelamente a queste "verità" di un giornalista d'inchiesta indipendente, Juan José Salinas, nato a Buenos Aires, giornalista e scrittore di professione, altamente rispettato nel mezzo, ha lanciato un recente libro: "Infamy" con la conclusione che in entrambi gli eventi furono presi accordi con i servizi di intelligence come il Mossad (di Israele) e il SIDE (di Argentina). Un vero e proprio complotto mafioso dove gli interessi politici e ideologici di Israele, degli Stati Uniti e di altri paesi erano in gioco, e dove la presenza iraniana (del tutto assente) fu più come una sorta di capro espiatorio che ricevette tutti i colpi più inaspettati, dagli scenari più intricati del sottosuolo dell'Intelligence Internazionale.
Da quel momento in poi, gli attuali governi hanno intenzionalmente nascosto qualsiasi testimonianza e prova della verità, e il governo dell'attuale presidente argentino Mauricio Macri non è stato tralasciato.
Il 18 gennaio ricorre il quarto anniversario della morte del controverso pubblico ministero Alberto Nisman. Aveva 51 anni e si occupava delle indagini per l'attacco AMIA. Fu mediaticamente noto per le sue divergenze con i governi di Cristina Kirchner, dopo che il presidente portò a termine un accordo con l'Iran. Apparso morto a casa, alcuni presumono che Nisman si sia suicidato, ma altri che sia stato ucciso.
Per questo motivo e per la ricerca di maggiore chiarezza e verità su questo argomento, con il nostro programma radiofonico "Frecuencia Joven" della città di Rosario (Argentina), abbiamo intervistato il giornalista Salinas approfondendo le menzogne e le verità che sembrano nascondere legami di un sistema criminale che percorre il mondo.
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