Lo scultore attivista presente a Udine per presentare la sua opera “AnythingToSay?” in sostegno al fondatore di Wikileaks
Di Francesco Piras
Il festival di “VicinoLontano”, che si terrà dall’11 al 15 maggio a Udine, nella giornata di ieri ha offerto, ed offrirà fino al prossimo 15 maggio, la possibilità di salire su quella che è probabilmente una delle sedie più importanti al mondo in questo momento. Non perché si tratti della sedia di qualche regnante, Primo Ministro o venerabile eminenza, bensì di quella sedia che, oggi più che mai, permette a chi vi sale di poter esprimere un unico, ma quantomai potente, concetto: dignità. Dignità nell’avere il coraggio di dire la verità, costi quel che costi. Esattamente come ci hanno dimostrato Julian Assange, Chelsea Manning ed Edward Snowden. Questi sono i tre protagonisti della scultura “AnythingToSay?” di Davide Dormino, lo scultore attivista che, attraverso questa tagliente quanto accogliente opera, ha dato e continua a dare il suo contributo affinché la storia di Assange arrivi alle persone, affinché arrivi a tutti e tutte, e affinché tutti e tutte abbiano la possibilità di scegliere se su quella sedia salirci oppure no.
Per Dormino, Julian Assange rappresenta “una figura emblematica per la libertà di espressione e di informazione, per tutto il lavoro che ha fatto e per le informazioni che ci ha messo a disposizione, attraverso le quali abbiamo capito un po’ come funziona il mondo che agisce sotto, specialmente quello dei potenti”.
Libertà di espressione e di stampa che è stata calpestata. Infatti, ormai è certo, Julian Assange verrà estradato negli Stati Uniti. Notizia che non può farci rimanere immobili, o silenti. Notizia che, necessariamente, deve risvegliarci, scuotere le nostre coscienze, renderci consapevoli del fatto che, ormai è dichiarato da una sentenza, la libertà non esiste più: “Ognuno può dare un suo piccolo contributo per questa causa, prima di tutto informandosi, comprendere realmente la storia di Assange, di Snowden e di Manning, che hanno contribuito attraverso la piattaforma di Wikileaks a diffondere queste informazioni che ci riguardano tutti. È proprio questo il punto, perché la storia di Assange è la nostra storia. Se Assange, come purtroppo accadrà, verrà estradato negli Stati Uniti, questo sarà un attacco, perché lo è a tutti gli effetti, alla democrazia e alla libera informazione”, ha concluso lo scultore.
Il prossimo appuntamento sul tema è fissato per il prossimo 12 maggio, ore 18,30, presso la Loggia del Lionello di Udine dove, con la moderazione di Fabio Chiusi, interverranno proprio Davide Dormino e la scrittrice Stefania Maurizi, autrice de “Il Potere Segreto. Perché vogliono distruggere Julian Assange e Wikileaks”, oltre che giornalista investigativa per Il Fatto Quotidiano.